Roma - Il ministero degli Affari Esteri romeno "condanna nella maniera più ferma" l'aggressione ai cittadini romeni e auspica "che le istituzioni dello stato italiano intraprendino le misure necessarie affinché atti xenofobi di questo genere non si ripetano più ", indagando "urgentemente" questo caso, identificando e punendo le persone colpevoli. E' quanto si legge in una nota del ministero degli Affari Esteri romeno diffusa dall'ambasciata di Bucarest a Roma. "Il Ministero degli Affari esteri - si legge nella nota - condanna nella maniera più ferma questo atto di aggressione indirizzato verso i cittadini romeni. Abbiamo sollecitato e continuiamo a sollecitare alle autorità italiane competenti di indagare urgentemente questo caso, identificare e punire le persone colpevoli". "Il ministro Adrian Cioroianu - prosegue la nota - informerà le autorità italiane abilitate che tutta l'opinione pubblica romena si aspetta che le istituzioni dello stato italiano intraprendino le misure necessarie affinché atti xenofobi di questo genere non si ripetano più ".
Raid anti-romeni: caccia agli aggressori. Condanna dei Poli E' stata una notte di perquisizioni e di interrogatori da parte dei carabinieri del comando provinciale di Roma che, insieme ai colleghi del nucleo territoriale di Frascati, hanno avviato le indagini dopo il raid punitivo effettuato ieri sera contro alcuni cittadini romeni davanti al supermercato Lidl nella zona di Tor Bella Monaca. Gli investigatori dell'Arma hanno effettuato nel corso della notte diverse perquisizioni alla ricerca di particolari tracce che possano dare un volto e un nome agli appartenenti al gruppo che ieri sera è piombato improvvisamente davanti al supermercato con bastoni, spranghe e coltelli.
Al vaglio anche la matrice politica Una spedizione punitiva nata dall'intolleranza o un raid "giustizialista", con una matrice politica ben precisa. Queste le ipotesi principali prese in esame dagli investigatori dei carabinieri. Un raid sicuramente pensato e studiato per cogliere di sorpresa, al buio, i romeni che abitualmente frequentano il parcheggio del supermercato periferico. Come i tre feriti, che non hanno un lavoro fisso ma solo occupazioni saltuarie e senza precedenti penali. Quel parcheggio è una sorta di luogo d'incontro per stranieri, principalmente romeni, che spesso durante il week end si trasforma in bivacco. Gli investigatori dei carabinieri hanno effettuato anche oggi altre perquisizioni ed hanno interrogato ancora persone, anche appartenenti all'estrema destra capitolina, per capire se l'origine dell'azione possa arrivare proprio da quell'area. Il gruppo che ha assaltato ieri sera i romeni, al grido di "Adesso fatevi sotto", potrebbe anche essere composto da persone che nella zona sono conosciute. Una zona difficile, dove la convivenza tra gli abitanti del quartiere e gli occupanti di campi abusivi e baraccopoli è spesso costellata di episodi, quotidiani, di violenze e soprusi. Reciproci. Per questo motivo, gli investigatori dell'Arma non tralasciano di mettere a confronto quello che è avvenuto ieri sera con un altro episodio che si è verificato a Roma, alla fine dell'estate, il 19 settembre, a Ponte Mammolo. A Ponte Mammolo, una quarantina di persone, in quel caso residenti sulla via Tiburtina, decisero di effettuare una spedizione punitiva sul cavalcavia che sovrasta le baracche del campo nomadi abusivo nato sulle sponde dell'Aniene. Anche qui spranghe, bastoni e quattro bottiglie incendiarie, che causarono solo molta paura e nessun ferito. Un raid in due riprese per il quale fu denunciato un uomo che abitava poco lontano dal campo di immigrati.
ilGiornale.it - Bucarest: l'Italia fermi la xenofobia - n. 260 del 03-11-2007
Ecco ancora una volta che gli italiani si calano i pantaloni: dobbiamo chiedere scusa se c'è una reazione giustificata, se pur esagerata, al comportamento della stragrande maggioranza di cittadini di origine rumena.
Sig. ministero degli Affari Esteri romeno invece di dire coglionate pensa ad arginare il fenomeno criminale riconducibile ai tuoi concittadini nel nostro paese!
Oppure c'è connivenza tra la politica rumena e la criminalità rumena?
1 commento:
Il fatto è che in Romani la repressione contro i criminali esiste , in Itali no. Per questo motiva in Romania si delinque meno rispetto al nostro paese.e comunque La sicurezza non è nè di sinistra e nè di destra.
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