Romania, Basescu: rabbia per il decreto espulsioni
Si temono eccessi di xenofobia nei confronti del popolo romeno, dopo gli ultimi eventi che sono successi nella capitale italiana. La rabbia e il timore di cadere sempre più nella fitta trama delle violenze da parte degli stranieri hanno scatenato l’ira del popolo italiano e, se qualcuno si limita ad esternare i proprio sentimenti di contrarietà alla loro presenza nel nostro Paese con forti critiche, polemiche e richieste al governo affinchè intervenga per sanare questa situazione, a Roma si è scatenata la furia di alcuni ragazzi nei confronti di quattro romeni che vagavano per le vie della capitale, lo scorso venerdì sera.
Il presidente romeno, Traian Basescu, ha condannato le aggressioni contro i propri connazionali in Italia e ha espresso forti critiche nei confronti del 'decreto espulsioni': “Sono misure improvvisate che generano paura e risvegliano l'odio".
"In qualità di capo dello Stato romeno - ha aggiunto - condanno ogni violazione della legge commessa da un cittadino romeno in Romania così come all'estero. Ma condanno, anche, ogni atto di violenza diretto contro cittadini romeni “.
In serata il premier Calin Tariceanu aveva chiamato Romano Prodi annunciando una visita imminente in Italia.“Non tolleriamo la delinquenza, ma allo stesso dobbiamo proteggere i nostri cittadini”, ha detto, annunciando così una visita che si prospetterà piuttosto diplomatica e chiarificatrice per una situazione che ha sconvolto l’opinione pubblica e suscitato, finalmente, reazioni pratiche ed immediate nei confronti di torti e ingiustizie subite da persone comuni ed innocenti. Nei confronti di un modo di fare sempre più sbagliato che sembra iniziare a vigere nel momento in cui un uomo, paradossalmente, mette piede in un Paese che non è il suo: sentirsi nella condizione di poter fare ogni cosa.
Bisognerebbe iniziare a pensare al contrario: proprio perché si è ‘ospiti’ bisogna sempre comportarsi meglio, per rispettare e riuscire a guadagnarsi il rispetto. Solo così si potrà raggiungere una comunione pacifica fra i nostri popoli. Fino a quando ciò non accadrà, sarà difficile riuscire a conciliare chi pensa di potere tutto e chi, invece, è costretto a subire.
Marianna Quatraro
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Se mi permettete un commento: "Chi se ne fotte di ciò che dicono i politici rumeni: vorrei proprio vedere il governo rumeno fosse così accomodante come quello italiano (che condanno) se un cittadino italiano commettese azioni criminali in Romania: non credo proprio!
E sicuramente non cercherebbero l'appoggio del governo italiano nella eventuale attuazione di manovre repressive contro cittadini stranieri.
Prodi almeno una volta nella vita tira fuori le palle!
Sempre ammesso che tu le abbia (visto che tu stesso sei un monopalla)
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