One, two three: ANARCHYYYYYY!

One, two three: ANARCHYYYYYY!
The only way

martedì 13 novembre 2007

Integrazione.

Si, si!

Dovremmo proprio cercare di integrarci con la gente che arriva qui in Italia, visto che loro non possono rinunciare alla propria cultura o perlomeno non possono cercare di far convivere la loro con la nostra.
Noi possiamo benissimo rinunciare alle nostre tradizioni, ai nostri usi, ai nostri costumi, alle nostre credenze religiose, noi possiamo levare i crocifissi dalle aule dei nostri bambini, magari possiamo anche chiudere le chiese perchè magari offendono la dignità religiosa di credenti di altre confessioni.
Noi possiamo rinunciare a tutto: siamo italiani!

P.S.
Tengo a precisare che io sono ateo

lunedì 5 novembre 2007

Ceausescu

                

                    Nicolae Ceauşescu

 

Forse eri proprio la persona adatta a governare il tuo paese.

Un animale a capo di animali!

Barimia - Article - Romania, Basescu: rabbia per il decreto espulsioni

 

Romania, Basescu: rabbia per il decreto espulsioni

Si temono eccessi di xenofobia nei confronti del popolo romeno, dopo gli ultimi eventi che sono successi nella capitale italiana. La rabbia e il timore di cadere sempre più nella fitta trama delle violenze da parte degli stranieri hanno scatenato l’ira del popolo italiano e, se qualcuno si limita ad esternare i proprio sentimenti di contrarietà alla loro presenza nel nostro Paese con forti critiche, polemiche e richieste al governo affinchè intervenga per sanare questa situazione, a Roma si è scatenata la furia di alcuni ragazzi nei confronti di quattro romeni che vagavano per le vie della capitale, lo scorso venerdì sera.

Il presidente romeno, Traian Basescu, ha condannato le aggressioni contro i propri connazionali in Italia e ha espresso forti critiche nei confronti  del 'decreto espulsioni': “Sono misure improvvisate che generano paura e risvegliano l'odio".
"In qualità di capo dello Stato romeno - ha aggiunto - condanno ogni violazione della legge commessa da un cittadino romeno in Romania così come all'estero. Ma condanno, anche, ogni atto di violenza diretto contro cittadini romeni “.
In serata il premier Calin Tariceanu aveva chiamato Romano Prodi annunciando una visita imminente in Italia.

“Non tolleriamo la delinquenza, ma allo stesso dobbiamo proteggere i nostri cittadini”, ha detto, annunciando così una visita che si prospetterà piuttosto diplomatica e chiarificatrice per una situazione che ha sconvolto l’opinione pubblica e suscitato, finalmente, reazioni pratiche ed immediate nei confronti di torti e ingiustizie subite da persone comuni ed  innocenti. Nei confronti di un modo di fare sempre più sbagliato che sembra iniziare a vigere nel momento in cui un uomo, paradossalmente, mette piede in un Paese che non è il suo: sentirsi nella condizione di poter fare ogni cosa.

Bisognerebbe iniziare a pensare al contrario: proprio perché si è ‘ospiti’ bisogna sempre comportarsi meglio, per rispettare e riuscire a guadagnarsi il rispetto. Solo così si potrà raggiungere una comunione pacifica fra i nostri popoli. Fino a quando ciò non accadrà, sarà difficile riuscire a conciliare chi pensa di potere tutto e chi, invece, è costretto a subire.

Marianna Quatraro

Barimia - Article - Romania, Basescu: rabbia per il decreto espulsioni

 

Se mi permettete un commento: "Chi se ne fotte di ciò che dicono i politici rumeni: vorrei proprio vedere il governo rumeno fosse così accomodante come quello italiano (che condanno) se un cittadino italiano commettese azioni criminali in Romania: non credo proprio!

E sicuramente non cercherebbero l'appoggio del governo italiano nella eventuale attuazione di manovre repressive contro cittadini stranieri.

Prodi almeno una volta nella vita tira fuori le palle!

Sempre ammesso che tu le abbia (visto che tu stesso sei un monopalla)

sabato 3 novembre 2007

Giornale.it - Bucarest: l'Italia fermi la xenofobia - n. 260 del 03-11-2007

Roma - Il ministero degli Affari Esteri romeno "condanna nella maniera più ferma" l'aggressione ai cittadini romeni e auspica "che le istituzioni dello stato italiano intraprendino le misure necessarie affinché atti xenofobi di questo genere non si ripetano più ", indagando "urgentemente" questo caso, identificando e punendo le persone colpevoli. E' quanto si legge in una nota del ministero degli Affari Esteri romeno diffusa dall'ambasciata di Bucarest a Roma. "Il Ministero degli Affari esteri - si legge nella nota - condanna nella maniera più ferma questo atto di aggressione indirizzato verso i cittadini romeni. Abbiamo sollecitato e continuiamo a sollecitare alle autorità italiane competenti di indagare urgentemente questo caso, identificare e punire le persone colpevoli". "Il ministro Adrian Cioroianu - prosegue la nota - informerà le autorità italiane abilitate che tutta l'opinione pubblica romena si aspetta che le istituzioni dello stato italiano intraprendino le misure necessarie affinché atti xenofobi di questo genere non si ripetano più ".

Raid anti-romeni: caccia agli aggressori. Condanna dei Poli E' stata una notte di perquisizioni e di interrogatori da parte dei carabinieri del comando provinciale di Roma che, insieme ai colleghi del nucleo territoriale di Frascati, hanno avviato le indagini dopo il raid punitivo effettuato ieri sera contro alcuni cittadini romeni davanti al supermercato Lidl nella zona di Tor Bella Monaca. Gli investigatori dell'Arma hanno effettuato nel corso della notte diverse perquisizioni alla ricerca di particolari tracce che possano dare un volto e un nome agli appartenenti al gruppo che ieri sera è piombato improvvisamente davanti al supermercato con bastoni, spranghe e coltelli.

Al vaglio anche la matrice politica Una spedizione punitiva nata dall'intolleranza o un raid "giustizialista", con una matrice politica ben precisa. Queste le ipotesi principali prese in esame dagli investigatori dei carabinieri. Un raid sicuramente pensato e studiato per cogliere di sorpresa, al buio, i romeni che abitualmente frequentano il parcheggio del supermercato periferico. Come i tre feriti, che non hanno un lavoro fisso ma solo occupazioni saltuarie e senza precedenti penali. Quel parcheggio è una sorta di luogo d'incontro per stranieri, principalmente romeni, che spesso durante il week end si trasforma in bivacco. Gli investigatori dei carabinieri hanno effettuato anche oggi altre perquisizioni ed hanno interrogato ancora persone, anche appartenenti all'estrema destra capitolina, per capire se l'origine dell'azione possa arrivare proprio da quell'area. Il gruppo che ha assaltato ieri sera i romeni, al grido di "Adesso fatevi sotto", potrebbe anche essere composto da persone che nella zona sono conosciute. Una zona difficile, dove la convivenza tra gli abitanti del quartiere e gli occupanti di campi abusivi e baraccopoli è spesso costellata di episodi, quotidiani, di violenze e soprusi. Reciproci. Per questo motivo, gli investigatori dell'Arma non tralasciano di mettere a confronto quello che è avvenuto ieri sera con un altro episodio che si è verificato a Roma, alla fine dell'estate, il 19 settembre, a Ponte Mammolo. A Ponte Mammolo, una quarantina di persone, in quel caso residenti sulla via Tiburtina, decisero di effettuare una spedizione punitiva sul cavalcavia che sovrasta le baracche del campo nomadi abusivo nato sulle sponde dell'Aniene. Anche qui spranghe, bastoni e quattro bottiglie incendiarie, che causarono solo molta paura e nessun ferito. Un raid in due riprese per il quale fu denunciato un uomo che abitava poco lontano dal campo di immigrati.

ilGiornale.it - Bucarest: l'Italia fermi la xenofobia - n. 260 del 03-11-2007

Ecco ancora una volta che gli italiani si calano i pantaloni: dobbiamo chiedere scusa se c'è una reazione giustificata, se pur esagerata, al comportamento della stragrande maggioranza di cittadini di origine rumena.

Sig. ministero degli Affari Esteri romeno invece di dire coglionate pensa ad arginare il fenomeno criminale riconducibile ai tuoi concittadini nel nostro paese!

Oppure c'è connivenza tra la politica rumena e la criminalità rumena?